Piazza Municipio, 13

32044 Pieve di Cadore BL

P.IVA/C.F. 00844420257

Segreteria:

Previo appuntamento

n. 349 3954809

Soccorso Alpino

Piazza Municipio, 13

32044 Pieve di Cadore (BL)

P.IVA/C.F. 00844420257

Segreteria:

Su appuntamento

n. 349 3954809

Soccorso Alpino

Rifugi e bivacchi

Capanna Antracisa “Tita Panciera”

La Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore offre la possibilità ai propri Soci di utilizzare la Capanna su prenotazione.

Dotazioni:

  • 24 POSTI LETTO
  • ACQUA (in estate)
  • CORRENTE (pannelli solari).

Referente:

 

Accessi

La Capanna “Tita Panciera” (1693 m) è situata nel versante orientale del Gruppo dell’Antelao, presso la Forcella Antracisa ed è raggiungibile da diversi punti:

Con mezzi fuoristrada

Per la carrar., con il fondo alquanto sconnesso e priva di segnavia – ma attualmente in sistemazione -, che da Pieve di Cadore, per Pozzale, sale fino alla sommità del Monte Tránego 1849 m (si consiglia, al culmine della salita, di seguire sulla destra la breve stradina sbarrata che, in circa 5 minuti, conduce sulla panoramica cima del monte). Scendendo poi verso Ovest, presso il crinale, la carrar. raggiunge Forcella Antracisa 1693 m, dove sorge la Capanna “Tita Panciera” e, poco più avanti, il Rifugio Antelao 1796 m.

Da Pieve di Cadore – Pozzale 1054 m per la Costanuda

Segnavia 253; ore 2-2:30; Percorso escursionistico

Si lascia il centro di Pozzale verso Ovest e, per la via comunale Gravolèa (tab.), si raggiungono le vasche dell’acquedotto, dove si imbocca la mulattiera segn. 253 che sale nel bosco a raggiungere il crinale della Costanuda, a Sud del Tránego. Ad un bivio, nei pressi di una baita (tab.), si prende il sentiero di destra (sempre segn. 253) che, tagliando in quota le alte pendici meridionali del monte (loc. Le Grave), con qualche passaggio che richiede attenzione e fermezza di passo, porta a Forcella Antracisa e alla Capanna “Tita Panciera”.

Da Pieve di Cadore – Pozzale 1054 m per Prapíccolo

Segnavia 250; ore 2:30; Percorso turistico

Poco a Nord dell’abitato di Pozzale, ad un bivio (tab.) si lascia a sinistra la carrar. del Monte Tránego per seguire, verso destra, la strada (in gran parte asfaltata) che, con lunga traversata sui fianchi orientali e settentrionali dello stesso monte, porta ad un bivio per i Tabià Col Pontín e Prapíccolo (tab.; parcheggio automezzi). Si segue in salita la carrar. di sinistra che conduce ad una radura nel bosco in località Prapíccolo. Oltre questa prosegue la mulattiera segn. 250; ad un bivio (tab.) si prende il sentiero di sinistra che, in salita, conduce a Forcella Antracisa (ore 1 da Prapíccolo).

Da Pieve di Cadore – Nebbiù 956 m per la Val Marilòngo

Segnavia 254; ore 2:30-3; Percorso escursionistico

Dall’abitato di Nebbiù si prosegue su strada asfaltata (chiusa al traffico motorizzato) in direzione Nord. Ad un tornante (tab.), si prende a sinistra il sentiero segn. 254. Dopo circa 100 m, ad un bivio, si prosegue verso destra su mulattiera in salita che, superato un salto roccioso detto «Salto del Mus», si inoltra nel bosco. Ad un successivo bivio (attenzione; tab.) si abbandona la mulattiera per seguire a sinistra un sentiero (sempre segn. 254) che, in forte pendenza, superati i ruderi dei Fienili Pezuó, raggiunge la radura di Forcella Antracisa.

Da Valle 828 m – Rifugio Costapiana 1560 m

Segnavia 251; ore 3-3:30; Percorso turistico.

Dall’abitato di Valle, si prosegue fino al Rifugio Costapiana 1560 m (la strada è in gran parte asfaltata). Dal rifugio s’imbocca il sentiero segn. 251 fino a raggiungere il Col de San Dionisio 1946 m, ove sorge anche l’omonima chiesetta alpina. Quindi si prosegue in discesa sempre lungo il segn. 251 fino alla Forcella Antracisa (ore 1:30-2 dal Rifugio Costapiana) .

Da Pieve di Cadore – Nebbiù 956 m per la Val Marilòngo

Segnavia 254; ore 2:30-3; Percorso escursionistico

Dall’abitato di Nebbiù si prosegue su strada asfaltata (chiusa al traffico motorizzato) in direzione Nord. Ad un tornante (tab.), si prende a sinistra il sentiero segn. 254. Dopo circa 100 m, ad un bivio, si prosegue verso destra su mulattiera in salita che, superato un salto roccioso detto «Salto del Mus», si inoltra nel bosco. Ad un successivo bivio (attenzione; tab.) si abbandona la mulattiera per seguire a sinistra un sentiero (sempre segn. 254) che, in forte pendenza, superati i ruderi dei Fienili Pezuó, raggiunge la radura di Forcella Antracisa.

Traversate, collegamenti, escursioni

  • Al Rifugio Galassi 2018 mper Forcella Pìria e Forcella del Ghiacciaio. Segn. 250; ore 5:30-6. Lungo percorso alpinistico, attrezzato nel tratto a Nord della Forcella del Ghiacciaio, turisticamente non facile specialmente in presenza di neve o vetrato o con scarsa visibilità. 
    EEA: Percorso per escursionisti esperti attrezzato.
  • Alla Val d’Óten e Rifugio Chiggiato 1911 mper Forcella Pìria e V. Antelao. Segn. 250 – bianco rosso – 258-260; ore 3-3:30 alla Val d’Óten; ore 5-5:30 al rifugio. 
    E: Percorso escursionistico.
  • A Vínigo 1025 m o Venás di Cadore 899 mper Forcella Pìria e Forcella Cadìn. Segn. 250-230 – senza segn. (per Vínigo) – 236 (per Venás); ore 5. 
    E: Percorso escursionistico.
  • Alla Busa de la Ciudiéra 2120 m(sito originario del Bivacco Brunetta) per il sentiero alpinistico Bortolo De Lorenzo. Segn. 250-230-235; ore 5:30-6. Lungo percorso alpinistico che si svolge per cenge su tracce poco evidenti e su terreno detritico; segnaletica incompleta; escursionisticamente molto impegnativo, con possibili difficoltà di orientamento, specialmente con visibilità scarsa o terreno innevato. 
    A: Percorso alpinistico.

* Le descrizioni dei percorsi sono state prese quasi interamente dal testo: C. Berti – R. Tabacchi, Dolomiti del Cadore 2. Guida escursionistica a c. d. Sezioni cadorine del Club Alpino Italiano, Ed. Panorama, Trento, 2005, pp. 38-46.

Vademecum per l’utilizzo della capanna Tita Panciera

  1. L’immobile, denominato “Capanna Antracisa” ed intitolato all’alpinista Tita Panciera, sito nel Comune di Pieve di Cadore, presso la Forcella Antracisa, è di proprietà privata della Sezione di Pieve di Cadore del Club Alpino Italiano.
  2. Quindi, visto il punto 1., la Capanna non è da considerarsi un bivacco aperto a tutti; l’accesso all’immobile di eventuali estranei sarà a discrezione di chi ha l’utilizzo nel periodo assegnatogli. Nei periodi in cui non è utilizzato, l’immobile deve rimanere chiuso a chiave.
  3. Ad ogni rinnovo del Consiglio Direttivo sarà indicato un Socio maggiorenne della Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore; questo Socio sarà il Responsabile per l’attività riguardante la Capanna. Egli dovrà, inoltre, registrare ogni soggetto richiedente la Capanna e il periodo utilizzata da questi. In caso di momentanea assenza del Responsabile, il Consiglio Direttivo delegherà ad un altro Socio maggiorenne lo svolgimento delle stesse funzioni.
  4. Le chiavi per l’accesso alla Capanna sono in possesso del Responsabile designato dal Consiglio Direttivo e del Presidente della Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore. È negato il possesso di dette chiavi a qualsiasi altra persona se non per il periodo di utilizzo dell’immobile. La copia delle chiavi dovrà essere restituita al Responsabile entro il giorno successivo al termine del periodo di utilizzo oppure, in sua assenza, al suo delegato.
  5. Chiunque utilizzi la Capanna, lo deve fare nel rispetto del bene comune e seguendo le regole del buon senso. Eventuali danni arrecati o riscontrati dovranno essere segnalati al più presto al Responsabile, oppure, in sua assenza, al suo delegato.
  6. Non è ammessa alcuna attività a scopo di lucro nell’utilizzo della Capanna. Non deve essere richiesto ad alcuno degli utilizzatori della Capanna l’affitto o il pagamento di una quota in denaro per l’uso della stessa. Si accettano delle eventuali offerte libere, da parte degli utilizzatori, alla Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore, che verranno usate per la manutenzione dell’immobile.
  7. La richiesta per l’accesso alla Capanna va fatta, con adeguato anticipo dalla data di utilizzo, al Responsabile della stessa o al Presidente della Sezione. Essi potranno avvalersi dell’eventuale approvazione del Consiglio Direttivo in ordine alla richiesta.
  8. Per quanto detto al punto 1., tutti i Soci maggiorenni iscritti alla Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore ed in regola con il pagamento della quota associativa annuale, possono utilizzare la Capanna “Tita Panciera”. Il Consiglio Direttivo potrà negare l’utilizzo per gravi e giustificati motivi che dovranno comunque essere resi noti agli interessati.
  9. Possono utilizzare la Capanna gruppi costituiti anche da Soci Giovani o non soci della Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore, ma fra di essi ci deve essere comunque un Socio maggiorenne della Sezione, in regola con il pagamento della quota associativa annuale, a cui verranno affidate le chiavi per l’accesso all’immobile.
  10. I Soci di cui al punto 8. potranno utilizzare la Capanna in qualsiasi periodo e più volte nell’arco dell’anno. Il periodo di massimo utilizzo, nell’arco del mese, è di una settimana ed eventualmente, tra un periodo e l’altro, devono passare almeno quindici giorni, salvo casi eccezionali che verranno approvati di volta in volta dal Consiglio Direttivo. Per l’assegnazione della Capanna si seguirà il criterio dell’ordine cronologico di arrivo delle richieste. Se la Capanna viene richiesta nello stesso momento, per lo stesso periodo, da più Soci, è data la precedenza a chi non l’ha mai utilizzata o comunque l’ha avuta in utilizzo in un periodo antecedente agli altri Soci richiedenti. Nell’eventualità di ulteriori difficoltà nell’assegnazione, viene data la precedenza al Socio più anziano in ordine d’iscrizione alla Sezione C.A.I. di Pieve di Cadore.
Archivi
Categorie